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13 02 2013 | Rimini | Teleriscaldamento, M5S: Monopolio di Sgr. Situazione potenzialmente esplosiva

Mercoledì, 13 Febbraio 2013

tortora-chiaro

Rimini | Teleriscaldamento, M5S: Monopolio di Sgr. Situazione potenzialmente esplosiva


Problema teleriscaldamento a Rimini. “È una potenziale polveriera”, fanno notare dal Movimento cinque stelle. “Cosa aspettano dal Comune a sistemare la questione?”, si domandano. “Le modalità di fornitura del servizio sono regolate da un contratto tra il Comune ed il gestore. A Rimini con Città Servizi spa il Comune è socio di maggioranza della gestione del teleriscaldamento, socio in minoranza, formalmente, sarebbe Sgr. Questo dovrebbe essere garanzia di controllo del pubblico sul privato. Lo è?”.


Il Mov sposa la risposta dei teleriscaldati. “A quanto pare più di 400 cittadini riminesi e teleriscaldati pensano di no”. Sono tante le persone che hanno depositato le firme “che l’avvocato Steven Niccoli ha dovuto presentare al Comune per dimostrare di essere effettivamente rappresentativo. Conoscete un servizio pubblico, sottolineiamo pubblico, che abbia ricevuto la contrarietà certificata di 400 cittadini? Pensateci. E’ successo all’ospedale, ai vigili del fuoco, alla polizia, all’acquedotto?”.
I cittadini chiedono di essere staccati dal sistema di riscaldamento perché le fatture di Sgr sono troppo alte, “stiamo parlando di fatture mensili, solo per il riscaldamento (gas cucina e acqua calda sanitaria vengono pagate separatamente) dai 150 ai 500 euro”.


Sgr ha in mano un “monopolio”: “data la natura del servizio, paga il gas 30 per cento in meno e ottiene finanziamenti ed incentivi che, ad oggi, non ha ancora diviso, come da bando, con gli utenti; data la struttura tecnica del teleriscaldamento, impone un monopolio e non ha concorrenti sul libero mercato; partecipando al bando, ha accettato di praticare tariffe del 30 per cento più basse del tradizionale impianto di riscaldamento a caldaia, ma attualmente parla solo di tariffe uguali al sistema tradizionale; a fronte di una tariffa che, anche se non fosse alta come sostengono i teleriscaldati, non si può definire più bassa del normale ha la possibilità di cogenerare e rivendere energia elettrica, aumentando considerevolmente il proprio guadagno”.
E i ‘grillini’ fanno notare anche come, nonostante ricorsi su ricorsi al tar (prossima udienza domani a Bologna), con casi simili diffusi un po’ su tutto il territorio nazionale, “i prossimi progetti di edilizia del Comune saranno tutti automaticamente clienti del teleriscaldamento Sgr”.


Ricapitolando: un “gestore con troppi vantaggi, l’amministrazione colpevolmente in ritardo, oneri urbanistici caricati arbitrariamente sulle tariffe (vedi il caso di Viserba dove il funzionario dell’Ufficio Peep, ha dovuto dichiarare che i conti sugli oneri urbanistici pagati dagli utenti sono sbagliati per più di un milione di euro che dovranno essere restituiti ai proprietari degli immobili) e l’ennesimo inverno attraversato in un’apparenza formalmente corretta che però non serve niente a cittadini con un problema reale e non di forma. Situazione palesemente irregolare e potenzialmente esplosiva mantenuta tale aspettando cosa?”.


Secondo il Mov i nodi verranno al pettine “forse” nel “2015, data in cui il Comune, per effetto del Patto di Stabilità, dovrà dare via le sue partecipazioni in Servizi Città spa. Nel frattempo però, conoscendo benissimo la problematica, si continua con una certa scioltezza a fare progetti in cui il teleriscaldamento sarà lo strumento unico ed un monopolio privato di fatto”.


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